CoopCulture for CROSSDEV: Il turismo non sarà più lo stesso. È tempo di prepararsi.
A causa della crisi pandemica, il turismo ha subito un arresto fermato quasi ovunque. Secondo l'Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO) nel 2020 gli arrivi turistici internazionali nel mondo si sono ridotti fino al 72% rispetto al 2019. E gli scenari 2021-2024 guardano al ribasso: UNWTO prevede da 2,5 a 4 anni per recuperare i livelli del 2019.
Stiamo vivendo una sorta di rivoluzione turistica: i vecchi algoritmi non funzionano più. Non ci sono dati validi dopo il Covid-19. I fattori esterni hanno pesantemente influenzato il turismo in tutto il mondo: restrizioni di viaggio, rallentamento del contenimento del virus, scarsa fiducia dei consumatori, contesto economico e così via.
Mentre il turismo di prossimità potrebbe essere una risposta proprio all'inizio dell'emergenza pandemica, è convenuto che questo atteggiamento non può funzionare nel lungo periodo. L'industria come la conosciamo non può sopravvivere solo con quel tipo di reddito limitato.
Nel settore turistico tutto sta cambiando:
Chi? locali vs turisti internazionali
Dove? esperienze all'aperto vs città grandi e affollate
Come? viaggi organizzati in auto con sistemi touchless
Perché? nuovi valori e priorità sono emersi: sicurezza, flessibilità, lavoro (un mix di lavoro e vacanza)
È tempo di ripensare e ridisegnare il turismo ma, secondo Destination Think, è ancora troppo presto. In una road map immaginaria dopo il Coronavirus, siamo ancora nella fase di mitigazione. Si spera che tra qualche mese saremo in grado di riavviare e reimmaginare.
In un recente webinar, l'esperta di turismo italiano Roberta Milano, ha sottolineato l'importanza di una nuova tendenza che sta nascendo: il neverending tourism (letteralmente "turismo senza fine"). Il neverending tourism è l'opposto del "turismo mordi e fuggi" pre-Covid; sostanzialmente significa estendere l'esperienza turistica ai momenti che precedono e seguono il viaggio. Come? Grazie ai contenuti online: corsi di cucina, podcast e consigli servono ad andare oltre l'offerta tradizionale e creare un forte legame con la destinazione.
Stiamo vivendo una nuova era, come afferma la brillante campagna di Copenhagen The end of tourism as we know it: la fine del turismo come lo conosciamo. Abbiamo bisogno di nuove strategie, nuovi sforzi per le organizzazioni di gestione delle destinazioni e nuove parole chiave.
Tra queste, la localhood: i viaggiatori cercano esperienze, non più solo opportunità fotografiche. Le nuove destinazioni saranno incentrate sull'uomo.
Cosa fare in attesa della revoca delle restrizioni di viaggio?
Per quanto riguarda CROSSDEV, stiamo mantenendo tutti i partner coinvolti attraverso la collaborazione a distanza e restiamo in contatto con i futuri turisti e le comunità locali coinvolte nel progetto attraverso una serie di attività come workshop, webinar, campagne di sensibilizzazione e social media.
Allo stesso tempo, stiamo creando esperienze turistiche per (si spera) futuri visitatori. Viviamo in tempi strani e imprevedibili. Ma guardiamo insieme al futuro.
Questa crisi è un'opportunità per ripensare il settore del turismo e il suo contributo alle persone e al pianeta; un'opportunità per ricostruire meglio verso un settore turistico più sostenibile, inclusivo e resiliente che garantisca che i benefici del turismo siano goduti ampiamente ed equamente.
Zurab Pololikashvili,
UNWTO Secretary-General